sabato 5 febbraio 2011

Un passo alla volta mi basta


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Non già nel seguire il sentiero battuto ma nel trovare a tentoni la propria strada, seguirla coraggiosamente, consiste la libertà'*.

Tra una settimana da oggi sarò in India. In giro per le strade di Varanasi con tre dei miei più cari fratelli spirituali. Ma per il momento sono ancora qui, in Italia, nella “materia”,  immerso nelle occidentali, grossolane, vibrazioni.
Ho trascorso gli ultimi giorni in bilico tra lo scegliere di comportarmi in una data maniera piuttosto che nel modo opposto, relativamente a quegli argomenti che mi stanno a cuore.
Mi considero una persona ottusa, impiego più tempo degli altri a capire certe cose, ma so da sempre, e grazie ai risultati di quelle forme di studio su me stesso, che se prendo decisioni d’impulso, cado continuamente vittima del mio ego e del mio orgoglio e Ogni male viene dall'orgoglio*. Ma se invece mi fermo per un po’ a riflettere, a meditare il comportamento migliore, riesco a prendere “decisioni” con il cuore, quelle che io considero più giuste: Vi è un limite al progresso dell'intelligenza umana; ma lo sviluppo della qualità del cuore non conosce confini*.

Quelli che brandiscono la spada periscono sempre di spada*, lascerò dunque saturare il sereno nel mio cuore, solo da lì verranno le parole che usciranno dalle mie labbra.

Devo ammettere che di fronte a particolari situazioni, quando scelgo di comportarmi “con amore” in realtà sto pensando al “voler essere superiori”, per citare un esempio. Sarà anche un comportamento migliore di altri ma son convinto che anche quello sia ego. Oggi però no! Non è ad essere superiore che penso oggi. Oggi ho davvero il cuore gonfio d’amore. Quel che devo fare è cercare di mantenere questo stato quanto più a lungo possibile: aggrapparmi all’immagine di puro amore che mi si crea nella mente quando il pensiero corre alla Madre Divina e tenermi stretto con quanta forza ho addosso. Non è un puro esercizio mentale. Forse è la consapevolezza che, a breve, mi ritroverò immerso in quella stessa immagine-pensiero di puro amore, che solo si respira in certi luoghi della terra, a convincermi che ho finalmente cosparso di panacea certe ferite. La cappella dove è sepolta la salma di San Francesco d’Assisi è uno di quei posti. Il piccolo attico dove usava fare meditazione il mio Guru è un altro. Gli enormi spazi dove Amma concede il suo darshan e persino i ghat lungo il Gange a Benares, nonostante il continuo bagno di folla, lo sono.

Insomma, credo che di occasioni per cercare di crescere e diventare una persona più in sintonia col Divino, con l’Amore Universale, ognuno di noi ne viva di continuo: a volte sono mascherate da esempi di vita, altre volte da lezioni o persino da sfide. L’importante è cogliere il messaggio che ognuno per sé stesso dovrebbe saper cogliere e comportarsi di conseguenza: Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo*.

Camminiamo, non corriamo ma lo stesso cadiamo e poi ci rialziamo; non importano le cadute fin tanto che saremo in grado di rialzarci. Per adesso questo mi è sufficiente: Un passo alla volta mi basta*.


* Mahatma Gandhi

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3 commenti:

  1. Mi impone sempre una riflessione leggere il tuo blog e come sai invidio la tua spiritualità.
    Ma essendo fatto quasi esclusivamente di super ego e avendo lavorato ancora poco sul mio Io, seriamente e non ironicamente, non credi che un bel "vai a fare in culo" espresso nei confronti del turbamento aiuterebbe e ti libererebbe di molta negatività?
    Non so.
    Torniamo al lavoro su noi stessi.

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  2. Caro amico, sono felice di "indurti in riflessione" :-)

    Devo essere sincero, tutto ciò che ho scritto impone un lavoro immenso su se stessi e non è che io riesca a trattenere i "vai a fare in culo" nei momenti di turbamento, di nervosismo, di rabbia...
    Assolutamente! E' difficile riuscirci. In generale, e tu che mi conosci lo sai (e mi prendi in giro per questo....), cerco di prendermi qualche attimo prima di aprir bocca.
    Ma quando dalle mie labbra escono parole amare, quando ferisco qualcuno, poi sto male anche io. Soffro anche io. Io stesso mi sento ferito. Mentre, al contrario, mi sento meglio quando riesco a gestire situazione potenzialmente dolorose...senza causare dolore.

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