domenica 24 aprile 2011

Vipad dile tini vipad haran koren

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Vipad dile tini vipad haran koren.
Con le avversità, Egli distrugge le avversità.

Essere un individuo, è una sofferenza in sè, significa schiavitù, separazione dall'Uno. L'individuo immerso nel mondo, nella materia, non si rende conto di tale sofferenza se non quando Dio invia dolori e avversità affinchè l'uomo si desti dalla condizione di innata miseria che la scelta della materia sullo spirito, comporta.

Quando ci si accorge che i momenti di felicità che si ricevono in questo mondo fatto di ombre durano poco, alcuni iniziano a cercare, dentro sè stessi, l'Uno. Ecco allora che il dolore e le avversità inviate da Dio producono risultato.

Qualunque sofferenza dovuta al karma deve essere sopportata. Ma una volta esaurita, è finita!

In questo mondo, anche la sofferenza è benefica.

"Io dico sempre di andare dal migliore dottore quando si è malati. E' così in tutti i passi della vita, vai dal più grande. Se ti metti nelle mani del migliore puoi liberarti dalle preoccupazioni e dirti: 'qualunque cosa succeda sarà quella giusta'. Ma è difficile, costa caro. Bisogna continuare a dare. Come quando si va da Dio (il più grande di tutti), uno deve dare tutto: il proprio orgoglio, la propria ira, il proprio considerarsi importante, e poi sopportare gli insulti senza lamentarsi. 

Quando dai tutto, ricevi tutto". 
(Anandamayee Ma)
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