sabato 3 marzo 2012

Chiecht nu poc



Due giorni di riunione tra managers e direttori human resources di vari paesi d’Europa mi hanno aperto gli occhi sul moralismo, sul provincialismo piccolo e borghese della classe dirigente italiana. E non parlo di politica (o forse non solo, non lo so) ma di tutta quella classe, quella linea di persone che ostenta sé stessa e il potere che possiede sul posseduto. 
E le cose non sembrano destinate a cambiare in breve. I nuovi sono come i vecchi. I giovani sono come quelli chiamati a sostiture.

Fuga di cervelli. E chissà come mai. 

Forse non serve essere “cervelli” per voler cercare la fuga. 
Io almeno non mi reputo un cervello ma di quella decisione presa quasi due anni fa non posso che essere felice.

Chiecht nu poc, diceva anni fa un  amico che la classe dirigente, col suo moralismo e il suo provincialismo piccolo borghese, metteva alla gogna.


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