Ho imparato
che la libertà è una delle cose più difficile da gestire in modo maturo, saggio
e costruttivo.
Che si nasce
e si muore da soli, ma che chi si incontra sul cammino rende il nostro viaggio
più interessante.
Che
soprattutto dalle esperienze più dure si esce rafforzati e cresciuti.
Ho imparato
che chi non ha la fortuna di avere un po’ di sfortuna è sfortunato.
Che niente
può essere barattato con la vita, in quanto ricerca, consapevolezza, in quanto
vita. La propria.
Che il
passato è già stato, che il futuro non è ancora e che l’unica cosa per cui vale
la pena vivere è il presente.
Ho imparato
che la morte è certa, istantanea, potentissima.
Ho imparato
che poi si rinasce. Sempre.
Ho imparato
che tutto passa, anche il dolore più acuto, l’ingiustizia più grande, tutto, se
paragonato alla vastità dell’universo assume una piccolezza irrilevante.
Che l’amore
ha poco a che vedere con la persona amata, e tutto a che vedere con noi tessi. È
uno stato dell’anima proiettato abbastanza casualmente su chi ci sta di fronte.
Ho imparato
che l’unico modo per ricevere amore è darne. Tanto.
Che vale la
pena di sacrificare tutto per vivere una vita piena, totale, mentre non c’è
nulla per cui valga la pena di sacrificare la vita.
Che la
verità e l’onestà non sempre vincono, ma chissenefrega! Ti aiutano a dormire
meglio e a morire più leggero.
Ho imparato
che la solitudine deve diventare la nostra più fedele amica, che conoscerla è
molto più utile che non evitarla.
Che vivere
avendo paura è la più grande schiavitù che l’essere umano possa conoscere.
Ho imparato
che non c’è cosa al mondo che non ci si possa permettere di sognare. E che
niente dovrebbe rimanere solo “nei sogni”.
Che i sogni
sono il motore dell’anima, che quando finiscono è la fine.
Che la
curiosità è la vera forza vitale: se sei curioso chiedi, se chiedi indaghi, se
indaghi ricerchi, se ricerchi qualcosa trovi.
Ho imparato
che la gratitudine, quella vera, quella sentita, quella incondizionata è la più
alta forma di rispetto.
Che nella
vita tutto torna, ciò che semini raccogli.
Ho imparato
che non è la perfezione a renderci attraenti, ma conoscere i nostri demoni e
farci pace.
Che per
perdonare se stessi ci vuole molto coraggio.
Ho imparato
che quando si salta c’è una rete sotto. Sempre.
Per tutte
queste ragioni e molte altre che oggi ancora non mi è dato conoscere, io lo rifarei!
Tutto il
percorso. Accidentato, disordinato, rischioso.
Tutto,
esattamente uguale a ciò che è stato.
Lo rifarei
- Camila Raznovich
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