ॐॐॐ
L’amore mi fa parlare, non dolerti, signora
ma medita il mio consiglio e abbi fede.
Le mie labbra hanno sempre detto il vero
fin dall’infanzia e nel mio cuore , adesso
sono penetrati la tua grazia e la pazienza.
Dunque signora, rivolgi ancora i tuoi occhi a loro:
se trafitti dalle lance e dai dardi, se giacciono a terra
se le guance e le ciglia si sono impastate col sangue
la bellezza che vedi non è quella della morte
poiché la bellezza col respiro si estingue.
Dai credito perciò alla tua speranza, il tuo signore
non tra i morti, ma tra i vivi lo rivedrai tornare.
ma medita il mio consiglio e abbi fede.
Le mie labbra hanno sempre detto il vero
fin dall’infanzia e nel mio cuore , adesso
sono penetrati la tua grazia e la pazienza.
Dunque signora, rivolgi ancora i tuoi occhi a loro:
se trafitti dalle lance e dai dardi, se giacciono a terra
se le guance e le ciglia si sono impastate col sangue
la bellezza che vedi non è quella della morte
poiché la bellezza col respiro si estingue.
Dai credito perciò alla tua speranza, il tuo signore
non tra i morti, ma tra i vivi lo rivedrai tornare.
Estratto dal Ramayana - Canto XLVIII - Lamento di Sita
Traduzione di Beatrice Polidori - http://blog.visionaire.org/2010/10/ramayana-canto-xlviii-lamento-di-sita/
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