giovedì 3 settembre 2020

Anandamayi Ma. La Madre permeata di gioia

 


 

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Una descrizione ne dice:

C’era una stranezza, una particolarità, una qualità indefinibile che era così prossima al limite di ciò che è definito umano che rendeva l’aggettivo ‘umano’ del tutto inadeguato al suo caso, e ‘divino’ insufficiente. E’ accettato da tutti che lei fosse semplicemente unica. Fu, per tutta la vita, l’apice della perfezione senza sforzo.

 

Era come sperimentare simultaneamente la luce del sole e della luna. Prima che si venisse accecati e sopraffatti dai raggi del sole, si veniva accarezzati e rassicurati da un gentile chiarore lunare.

 

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