sabato 14 maggio 2011

Amrita

ॐॐॐ



Giornata di merda. Profetizzata tale da mesi dalla ricevuta di biglietti di un musical conservata nella cassettiera, in ufficio.
Giornata da dimenticare. Niente sole. Mal di testa ad accompagnarmi lungo ore vuote di significato con la mente incollata a un pensiero.
È che per una volta vorrei dimenticare tutto e vivere senza controllo. Ed essere capace di dire “Adesso basta”. Ed essere capace di “cancellare”.

Ma non sono così. E in verità non è davvero così che voglio essere. Ma quanta strada mi separa ancora dal luogo dove tutto è Uno? Dal luogo dove infine avrò il cuore libero dagli attaccamenti, dalle passioni, dal dolore e capace di abbracciare tutto di un amore superiore? Sono stanco di questa dicotomia e questa casa, questa strada, questa città, questo paese…questa vita…mi stanno stretti. 

Voglio musica di violino. Voglio veder nevicare per ore neve leggera e soffice. Voglio osservare nel buio più profondo quel cielo stellato che non è stato privilegio ammirare nella mia vita. 

E voglio mare e mare e mare attorno a me, solo, rintanato nel mio scialle da meditazione in una ancor fredda mattina di inizio primavera.

Mare, nei miei occhi.




E se un giorno mi capitasse davvero di dover essere così solo, così pazzescamente solo, vorrei esser capace di superare il dolore, la frustrazione, il pensiero della solitutine e danzare.

Io danzerò e sarò bellissimo.

Nel frattempo mi alzo, esco, vado a un kirtan. Vado a cercare un senso a questa giornata di m…NO, a questa giornata, preziosa opportunità di crescita, che mi è stata donata.  
 
ॐॐॐ

1 commento:

  1. In una delle ultime meditazioni è stata letta questa affermazione: "Ciò che accade è per il mio bene. Accolgo ogni offesa come un'opportunità per crescere nella comprensione". Mi ha molto colpita.
    f_

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